Le problematiche relative alla sordità
Quando si parla di ipoacusia (sordità) spesso ci dimentichiamo che oltre a non sentirci, il paziente va in contro a tutta una serie di difficoltà alle quali spesso non dà molta importanza.
Il paziente ipoacusico in media si accorge di avere una perdita uditiva dopo sette anni, il che rende ancora più difficile il lavoro degli esperti del campo per diversi motivi.
Le nostre orecchie, come tutti i nostri sistemi sensoriali, sono collegate al cervello (la nostra “stazione ultima”) attraverso diverse strutture del sistema nervoso centrale. Quando per diversi motivi – in molti casi l’invecchiamento e l’irrigidimento dell’orecchio medio e interno – gli stimoli che arrivano alla corteccia cerebrale diminuiscono, avviene una riorganizzazione della corteccia stessa che porta ad altre strutture con funzioni diverse a quelle adibite alla ricezione degli stimoli sonori a prenderne il posto.
Questo vuol dire che il nostro cervello, essendo molto elastico e mutevole, capisce che quelle parti che una volta venivano utilizzate, ora non lo sono più, per cui vengono riassegnate ad altri ruoli. A lungo andare, questo processo può portare ad una perdita di udito per la quale non esiste rimedio.
Il legame fra sordità e demenza
Non solo: si stima che la perdita di udito sia strettamente legata al decadimento cognitivo. Recenti studi hanno confermato questo collegamento, e affermano che perdite di udito gravi aumentano (non di poco) le probabilità che la persona incorra in qualche forma di demenza. Viceversa, il decadimento cognitivo può portare ad una graduale e progressiva ipoacusia.
L’isolamento sociale
Un altro problema che può riguardare una persona ipoacusica è l’isolamento sociale. Quando non capiamo per diversi motivi le persone che ci parlano, tendiamo a nascondere il nostro problema poiché il fatto di chiedere di “parlare a voce più alta” o ammettere di non sentirci bene spesso ci mette in imbarazzo. Per cui, al posto di cercare di risolvere il problema, ci viene più semplice evitare situazioni di socializzazione – diventate oramai spiacevoli – , quali potrebbero essere uscite con amici, cene fuori, cinema, teatro ecc.
Comprendere i sintomi della sordità
Ma allora, come faccio a capire se non ci sento bene? Quali sono i primi “sintomi” alla quale devo fare attenzione, per intervenire il prima possibile e cercare una soluzione?
Molte volte il volume della televisione può essere un primo campanello d’allarme: “abbassa il volume!” urla il/la nostro/a partner. Oppure, mentre si guida l’auto, ci si accorge di non sentire più il rumore delle frecce o il rumore del motore per capire quando cambiare la marcia.
Il nostro “auto-test” dell’udito tocca alcuni di questi aspetti di vita quotidiana, perciò può essere un primo approccio all’argomento. È composto da diverse domande che aiutano a renderci conto se sia il caso di fare un controllo.
Molto più semplice sarebbe recarsi in uno dei nostri centri Audiofon per eseguire un controllo gratuito dell’udito eseguito da un nostro tecnico Audioprotesista laureato e capace di dare tutte le informazioni necessarie.
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Audiofon a Padova è il centro per l’udito che, da oltre cinquant’anni, si dedica a risolvere le problematiche e i disagi creati nelle persone dalla sordità, acufeni, problemi uditivi. I nostri sono audioprotesisti professionisti a completa disposizione del cliente per consulenze personalizzate, servizi attenti e puntuali, per trovare la soluzione più adatta ad ogni diverso problema uditivo.
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